70

km

32

tappe

6h 30'

durata

L’itinerario 2 è il più lungo dei 5 del progetto Paîs di Rustic Amour con circa 70 km che tendono a evitare i centri urbani offrendo al turista la scoperta delle aree naturalistiche e agricole del territorio. Dai confini del Comune di Spilimbergo con quello di Sequals (nei pressi del colle di San Zenone con la sua caratteristica chiesetta) si scende a San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, Valvasone Arzene, Casarsa della Delizia e da qui, con un breve transito nel territorio di Fiume Veneto, si raggiunge Chions chiudendo poi l’itinerario al borgo storico di Panigai, dove sorgeva un tempo un antico castello andato perduto. Dalle ghiaie trasportate dai fiumi Tagliamento e Meduna della parte settentrionale dell’itinerario si passa alla zona delle Risorgive, che inizia nei pressi di Casarsa, con la sua grande ricchezza di acque. La vite e i seminativi sono i grandi protagonisti del paesaggio agricolo. Infine a sud ecco corsi d’acqua che generano luoghi suggestivi ricchi di verde: un tempo questo era regno di paludi e del loro caratteristico habitat, di cui ancora rimane qualche traccia.

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Route Track
Colle di San Zenone - Partenza Itinerario 2

Colle di San Zenone - Partenza Itinerario 2

L'ultima delle colline

Punto di riferimento nelle vicinanze della partenza è il colle di San Zenone, un piccolo rilievo isolato, ultima delle colline che animano il panorama tra Meduna e Tagliamento.

Prati stabili

Prati stabili

Un prezioso serbatoio di biodiversità

Formazioni erbacee, costituite da un numero elevato di specie vegetali spontanee, che non hanno mai subito il dissodamento e vengono mantenute solo con operazioni di sfalcio ed eventuale concimazione.

Chiesa di San Biagio

Chiesa di San Biagio

Una chiesa voluta dal popolo

Non ci sono molte notizie sulla chiesa di San Biagio, se si eccettua un passaggio poco… onorevole riferito agli abitanti di Istrago nel XV secolo, scomunicati perché non avevano pagato le decime dovute. Sulla facciata principale si apre un portale in pietra dalle linee armoniose, con un’iscrizione sull’architrave che ricorda che la costruzione fu voluta dalla popolazione (PIETAS POPUL. EREXIT).

Mulino Istrago

Mulino Istrago

Il mulino misterioso

Il mulino di Istrago insiste lungo la roggia detta “di Lestans”, derivata in epoca imprecisata dal torrente Cosa, un tempo importantissima fonte di energia per le attività economiche del territorio.

Hangar dirigibili

Hangar dirigibili

I bombardieri della Grande guerra

Testimonianza di un’epoca in cui il volo era ancora in una fase pionieristica, l’hangar fu costruito nel 1916 e rimase in esercizio fino allo sfondamento di Caporetto. Oltre all’M9, c’erano altre strutture di supporto, tra cui il laboratorio per la produzione di idrogeno. Dell’enorme struttura, visibile a molti chilometri di distanza, rimangono ora il pavimento, le tracce delle guide di scorrimento dei portoni d’acciaio e i rilevati di ancoraggio in cemento del grande capannone.

Magredi di Tauriano

Magredi di Tauriano

Una steppa nel cuore del Friuli

Quest’area semipianeggiante, un tempo sfruttata dagli abitanti dei paesi vicini per il pascolo del bestiame, costituisce un ambiente naturale unico nel suo genere, composto da una prateria arida, simile alla steppa, interrotta da siepi mature e piccoli boschetti. Vi nidificano albanelle, il falco pellegrino, il gufo di palude e l’averla cenerina. E negli ultimi tempi è tornato anche un suo vecchio… inquilino: il lupo.

Oratorio di San Rocco a Tauriano

Oratorio di San Rocco a Tauriano

La chiesa sopra il tumulo protostorico

Nel 1506 la Confraternita di San Rocco di Tauriano, impegnata nella lotta alle pestilenze (all’epoca frequenti) , acquistò il roccolo di una famiglia privata, per costruirvi sopra una chiesetta in onore del santo. La posizione all’entrata del paese, lungo le strade che conducono a Spilimbergo e a Istrago, induce a ritenere che l’edificio – oltre a funzioni sacre – servisse anche a scopi di assistenza e isolamento dei malati.

Chiesa di San Nicolò a Tauriano

Chiesa di San Nicolò a Tauriano

Gli affreschi riapparsi dal terremoto

La chiesa di San Nicolò esisteva già nel 1293, ma fu più volte rimaneggiata oggi si presenta con una facciata neogotica. All’interno di particolare interesse gli affreschi nell’abside, del 1502, di Gianpietro da Spilimbergo, con gli episodi della vita del santo. Insolite le due cappelle laterali, sormontate da una cupola. Vi operò nei primi decenni del Novecento anche il grande pittore Umberto Martina.

Palazzo Martina-Indri

Palazzo Martina-Indri

Il simbolo del nuovo status sociale

In un contesto esclusivamente agricolo nel Settecento la famiglia Martina assunse un carattere borghese e lo volle rappresentare in paese costruendo un edificio che aveva un carattere urbano e non rurale.

Cappella della Madonna del Buon Consiglio (Ancona di San Cristoforo)

Cappella della Madonna del Buon Consiglio (Ancona di San Cristoforo)

900 chilometri di cammino!

La struttura è composta da due parti distinte: l'abside con la volta a botte, di epoca cinquecentesca, e il portico di accoglienza. All’interno la cappella è totalmente affrescata con soggetti sacri. Ma a suscitare interesse sono anche le tante iscrizioni fatte lasciate dai viaggiatori dell’Europa orientale diretti probabilmente alle università di Padova o Bologna, che passavano di qui lungo il cammino della cosiddetta Via Regia: 900 chilometri da Lublino a Tauriano!

Area dei prati stabili

Area dei prati stabili

I prati e le siepi

Scendendo da Tauriano verso Barbeano si incontrano alcuni interessanti lacerti di prati stabili ancora ben conservati all’interno di un paesaggio di campi chiusi.

Agriturismo da Tina e le grandi pianure riordinate

Agriturismo da Tina e le grandi pianure riordinate

Una testimonianza del cambiamento

I territori della grande pianura nel Novecento hanno subito delle profonde azioni di ristrutturazione per rendere produttivi suoli aridi. Per prima cosa all’inizio degli anni ‘50 si resero indispensabili azioni per portare l’acqua della montagna all’interno di territori che non avevano che piccole rogge di età medievale o poco più tarde.

Chiesa di Santa Maria e San Giuseppe

Chiesa di Santa Maria e San Giuseppe

Una Natività unica nel suo genere

La chiesa fu costruita a metà Ottocento, in sostituzione della vecchia parrocchiale posta sul letto del torrente Meduna. I lavori di costruzione furono condotti dall’impresario Pietro Costantini, nonno del celebre cardinale Celso Costantini. All’interno si conservano alcune pregevoli opere d’arte, tra cui un grande dipinto novecentesco della Natività e una pala secentesca del pittore ravennate Matteo Ingoli.

Chiesa di San Giovanni

Chiesa di San Giovanni

Una chiesa contesa

La collocazione al confine tra Rauscedo e Domanins nel Novecento fu causa di forti tensioni tra le due comunità. La diatriba sfociò in una zuffa generale, quando volarono pugni e schiaffi e i due parroci riuscirono a fatica a calmare gli animi. La situazione si risolse solo nel 1950.

Vecchio alveo coltivato

Vecchio alveo coltivato

La difesa dalle piene

Uno dei rami storici del Meduna è scomparso alla metà del ‘900 per allontanare le piene da Rauscedo e Domanins.

Fornace di calce

Fornace di calce

Esempio di archeologia industriale

In lontananza emerge il profilo della fornace da calce degli Ermacora. La fornace è una importante testimonianza delle pratiche legate alla presenza di inerte molto puro lungo il fiume.

Polveriera della guerra fredda

Polveriera della guerra fredda

La paura dell'avanzata sovietica

Dopo il secondo dopoguerra tutta la linea del Tagliamento fu costruita con bunker e opere militari che dovevano contrastare l’ipotizzato arrivo delle colonne corrazzate sovietiche. La linea in questa zona era presidiata dai Battaglioni di arresto che avevano sede ad Arzene e a ovest c’era la grande polveriera.

Chiesa di San Lorenzo

Chiesa di San Lorenzo

La chiesa con la diavolessa incatenata

Completamente restaurata dopo il terremoto del 1976, la chiesa conserva al suo interno numerose immagini di santi fatti dipingere dai fedeli per voto. Ma vicino alla porta laterale colpisce una insolita diavolessa immonda (è nera, pelosa, con le corna e le ali da pipistrello, le mammelle pendule, ritratta nell’atto di defecare) che con gli artigli sembra voler ghermire le anime, me è tenuta sotto controllo con una catena: è il ricordo della terribile peste nera del 1348.

Casa Harry Bertoia

Casa Harry Bertoia

Dove nacque il genio multiforme Bertoia

La casa di Arieto “Harry” Bertoia si riconosce facilmente. È un tipico edificio rurale, con i sassi a vista e l’arco ribassato, con il cortile interno e la stalla, ma dai vistosi scuri dipinti di rosso. Qui l’artista nacque nel 1915 e rtascorse la sua infanzia, assorbendo le sensazioni che lo accompagneranno poi e gli saranno di stimolo nella sua vita artistica. Oggi, pur nel rispetto della struttura originaria, la casa è stata trasformata in un centro espositivo.

Reperti romani invisibili

Reperti romani invisibili

Antica area funeraria

L’area compresa tra Arzene, Maiaroff e San Lorenzo ha rivelato nel tempo una notevole concentrazione di reperti di età romana. I primi rinvenimenti si sono avuti già a cavallo tra Otto e Novecento, quando furono recuperate monete, tessere musive, anfore e ceramiche.

Mulino Majaroff

Mulino Majaroff

Il mulino delle fate

È un antico mulino, un tempo di proprietà dei conti di Valvasone, che sorge sulla Roggia dei Mulini. Disponeva di tre ruote idrauliche per la macina di frumento e orzo, poi sostituite da una turbina. Più volte modificato nel corso dei secoli, è stato sottoposto a restauro storico nel 1976. Tradizione vuole che qui si potessero vedere le fate: apparivano la sera e facevano dispetti ai conducenti dei carri, scomparendo però al tocco delle campane dell’Ave Maria.

Capitello di Sant'Anna

Capitello di Sant'Anna

Una protezione contro i lupi

Sant’Anna, titolare della piccola ancona, era una figura molto diffusa nelle campagne infestate dai lupi, che fino al XVIII secolo costituivano un pericolo effettivo per i bambini, in quanto una delle loro mansioni era quella di condurre al pascolo le greggi. Fino a tempi molto recenti l’ancona era meta devozionale per le donne di tutto il circondario, che qui si recavano a recitare il rosario e a pregare per avere il latte dopo il parto.

Strada Postumia

Strada Postumia

L'antico collegamento tra Genova e Venezia

La via Postumia era una strada consolare romana costruita nel 148 a.C. ad opera del console romano Postumio Albino, che attraversava l’intera pianura padana, all’epoca denominata Gallia Cisalpina. La strada si estendeva per 634 miglia, circa 932 km, congiungendo i due porti principali dell’epoca nel Mediterraneo settentrionale (Genova e Aquileia) e collegando città come Tortona, Piacenza, Cremona, Verona e Vicenza.

Chiesa di Santa Margherita a Sile

Chiesa di Santa Margherita a Sile

Ai confini del territorio

Sile, dove sono stati anche ritrovati resti di origine romana, è il borgo più occidentale del territorio casarsese. La comunità di fedeli locale risponde alla vicina parrocchia di Orcenico Inferiore di Zoppola. La chiesa di Santa Margherita è punto di riferimento per i momenti importanti e la festa patronale d’inizio estate.

Chiesa di San Andrea Apostolo

Chiesa di San Andrea Apostolo

La chiesa dai mille volti

La parte più antica della chiesa di Sant’Andrea a Taiedo di Chions risale al 1420. Alcune sezioni furono demolite a inizio Novecento per lasciare spazio al nuovo luogo di culto in stile neogotico, che però non si è ben amalgamato con le linee dell’edificio storico.

Villa Metz-Marzola

Villa Metz-Marzola

La villa e i bachifici

La casa padronale risale al XVI secolo e ha subito un’ampia ristrutturazione a cavallo degli anni 1871-1872, la cui testimonianza assoluta è data dalla facciata nord. In quell’occasione Enrico Metz costruì gli altri due edifici.

Villa Morassutti a Chions

Villa Morassutti a Chions

Edificio della seconda metà del XVIII secolo

Il complesso risale alla seconda metà del XVIII secolo. Il corpo principale è probabilmente anteriore rispetto ai lati che appaiono aggiunti successivamente con particolare eleganza nella scelta delle decorazioni in pietra.

Chiesa di San Giorgio e La Centa

Chiesa di San Giorgio e La Centa

Alla ricerca del drago

La chiesa parrocchiale di Chions è posta in uno dei luoghi simbolo della comunità nel Medioevo, ovvero le centa in cui gli abitanti trovavano rifugio in caso di pericolo. Persino il campanile è legato a questa antica storia, visto che sorge sui resti di una delle torre fortificate della centa.

Villa Perotti

Villa Perotti

Un modello ottocentesco di casa padronale

La villa ha pianta rettangolare, ed è composta di tre piani fuori terra, conclusi da una cornice molto aggettante. Rimane inalterata la conformazione classica di facciata.

Villa Azzano

Villa Azzano

Una villa ritmata

La villa risale al XIX secolo e presenta un corpo principale a pianta rettangolare che si sviluppa su tre piani. La facciata si presenta tripartita, grazie a un gioco di volumi, perché il corpo centrale è leggermente aggettante ed è sormontato da un timpano triangolare.

Villa Cossetti

Villa Cossetti

Una villa e diversi interventi

A seguito dei numerosi rimaneggiamenti che si sono alternati negli anni e che ne hanno modificato la volumetria. La villa, risalente probabilmente alla prima metà del Settecento, presenta una facciata tripartita a tre piani e il cui corpo centrale è sormontato da un timpano triangolare.

Castello di Panigai - Arrivo Itinerario 2

Castello di Panigai - Arrivo Itinerario 2

I resti di un antico castello

Punto di riferimento nelle vicinanze della fine dell’itinerario è il castello di Panigai, costruito in epoca medievale per difendere i confini occidentali del Patriarcato di Aquileia. Distrutto già agli inizi del ’500, sul sito hanno trovato posto altri edifici più eleganti e meno marziali.

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